La fiebre del loco
Nel sud del Cile la 'febbre dell'oro' è una malattia che periodicamente ancora colpisce e contagia decine di migliaia di persone, esattamente come coinvolgeva migliaia di persone la 'corsa all'oro' del secolo scorso negli Stati Uniti. Epicentro del piccolo terremoto è un piccolo villaggio cileno. Un giorno in paese arriva un pullman sgangherato con a bordo un manipolo di prostitute guidate da Leila. Stavolta, infatti, oggetto della grande caccia non è il prezioso minerale, ma un modesto crostaceo detto 'el Loco', rinomato per le sue proprietà afrodisiache.
(Cinematografo.it)
Un'opera di una semplicità disarmante, ma tanto più efficace nel raffigurare una scena vecchia come il mondo: il cinismo di pochi individui che si riversa su una moltitudine in miseria o quasi che ha già poco da perdere. L'assenza di Dio, che fa rima amaramente con la presenza inutile di qualche uomo di buona volontà. L'egoismo senza profitto né direzione degli uomini, la sofferenza delle donne sempre pronte a perdonare per essere nuovamente ingannate.
E poi il mare, che nasconde ancora dei tesori, ma che reclama vite ed è indifferente a tutto.
Da recuperare assolutamente.
In concorso alla 58ma Mostra di Venezia nella sezione "Cinema del presente".
La Fiebre Del Loco
(Loco Fever)
Cile, 2001
94 min.
Regia: Andrés Wood
sceneggiatura: R. Arcos, G. Villarroel, A. Wood.
fotografia: Miguel Joan Littin M.
montaggio: Andrea Chignoli.
musica: Carlos Cabezas.
produzione: Wood, Altavista, Canal+, El Deseo, Tequila Gang.
Cast: Luis Dubo, Loreto Moya, Emilio Bardi, Luis Margani,
Julio Marcone, Zouzou, Tamara Acosta
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Messaggio modificato da JulesJT il 15 October 2014 - 11:39 AM