PRESENTA
HOUSE OF HUMMINGBIRD
beol-sae
벌새
JANG
Seul, estate del 1994. La nazionale di calcio della Corea del Sud si appresta a giocare contro la Spagna la sua prima partita ai mondiali di calcio statunitensi e la Corea del Nord piange la morte del Grande Leader Kim Il-sung. La quattordicenne Eun-hee (Park Ji-hoo) è un’alunna delle medie che attraversa una fase delicata della sua vita. Tra prime delusioni amorose, amicizie in crisi e problemi in famiglia, trova un punto fermo a cui aggrapparsi e che riesca a comprenderla, la sua nuova insegnante di Cinese Kim Yeong-ji (Kim Sae-byuk).
Titolo Originale
벌새 (beol-sae)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Kim Bo-ra
Interpreti
Park Ji-hoo, Kim Sae-byuk,
Jung In-gi, Lee Seung-yeon,
Park Soo-yeon, Son Sang-yeon,
Park Seo-yoon, Jeong Yoon-seo,
Seol Hye-in, Hyeong Yeong-seon,
Gil Hae-yeon, Kim Jong-goo,
Park Yoon-hee, Son Yong-beom,
Ahn Jin-hyun, Kim Mi-hyang
Corea del Sud, 2018, 138′
21/10/1994, il ponte Seongsu a Seul crolla mietendo vittime e gettando luce sulle conseguenze nefaste della rapida modernizzazione della Corea del Sud, un paese che sfratta i residenti per fare spazio a continue opere di riqualificazione urbana, e che educa i suoi giovani alla competizione non ammettendo fallimenti. In questo clima oppressivo appesantito da una profonda cultura patriarcale, si trova a vagare la protagonista, che da subito si perde in un complesso condominiale anonimo dalle porte tutte uguali.
La “piccola” Eun-hee (una bravissima Park Ji-hoo) trova nell'insegnante di Cinese Yeong-ji (Kim Sae-byuk) quel mentore e quella linea direttrice che non può trovare in una famiglia vittima e carnefice dei propri dissidi. La madre desidera che le proprie figlie ricevano un’istruzione adeguata per guadagnare rispetto, ma ha dovuto rinunciare alla propria per via di una società patriarcale che antepone la realizzazione dei figli maschi (lo zio di Eun-hee) a quella delle femmine. Il fratello prosegue la tradizione, studiando oltre le sue possibilità e sviluppando così frustrazioni da sfogare contro la sorella, per poi manifestare verso la fine quella stessa crisi che ha portato lo zio al suicidio, poiché il patriarcato danneggia più di ogni altri chi dovrebbe trarne giovamento. La sorella trascura lo studio per andare a divertirsi perché non si sente valorizzata e il padre punta tutto sull'istruzione dei figli (soprattutto del maschio, ça va sans dire) a suon di pressioni, rimproveri e stress lavorativi, concedendosi ad ogni modo qualche scappatella in una vita matrimoniale dove ormai si considera il proprio partner parte dell’arredo.
Ad oscurare ulteriormente l’urgenza di “splendere” della protagonista intervengono anche altri fattori per lo più esogeni. Le compagne di classe la scherniscono per il suo livello d’apprendimento, ipotizzando per lei un futuro da (loro) domestica. L’insegnante invita le alunne ad essere delatrici delle loro compagne di classe più problematiche (Eun-hee su tutte), tanto da definirle delinquenti, in modo da rendere la classe più coerente con gli standard che il sistema sociale basato sulla competizione richiede. La madre del fedifrago Ji-wan si frappone alla loro relazione perché Eun-hee è figlia di un semplice droghiere. La migliore amica la tradisce per paura durante un taccheggio non riuscito e il negoziante la trattiene solo per spillare soldi al padre. Yu-ri, una ragazza più piccola, le fa la corte e lei le da una chance, ma l’idillio dura il tempo di un semestre perché a quell'età per Yu-ri l’amore è effimero. Come se non bastasse deve pure sentirsi dare dall'egocentrica dall'amica, che deve sorbirsi i problemi di cuore di Eun-hee mentre si trova a scegliere con quale genitore andare a vivere dopo il loro divorzio.
L’unica persona che sa comprendere davvero cosa stia accadendo dentro di lei è la nuova insegnante di Cinese, che la mette a suo agio già solo preparandole un tè rilassante. Yeong-ji è prima di tutto una donna in cui Eun-hee si riconosce, che fuma come lei (oltraggioso per una donna) e si prende i suoi tempi (studente universitaria fuori corso). Le sue pillole di saggezza sono la stella polare del coming of age di Eun-hee. La ragazza impara dall'insegnante che ci vuole tempo per imparare ad amare se stessi, che bisogna guardarsi dentro e accettarsi per quel che si è, che non bisogna tollerare passivamente un abuso ma reagire difendendosi, che non si hanno risposte su quale sia il modo giusto di vivere, ma che quando accadono cose brutte ne accadono anche di buone, e che si incontra sempre qualcuno con cui condividere qualcosa. In ultimo le consiglia di osservare le sue dita che si muovono una ad una nei momenti in cui sopraggiungono tristezza e solitudine e si sente come se non potesse fare nulla. In quel modo può rendersi conto di essere viva nonostante tutto (come la sorella dopo l’incidente) e affrontare un intervento chirurgico da sola dimostrando maturità e indipendenza. A sancire definitivamente il passaggio all'età adulta sarà poi un’elaborazione del lutto speculare a quella della madre per lo zio.
Seppur ambientata nel 1994, in un’epoca in cui gli adolescenti si contattavano col telefono a gettoni o col cercapersone e si scrivevano messaggini sui fogli, la storia narrata è talmente universale da trascendere il tempo e lo spazio. La regia misurata di Kim Bo-ra, qui al suo esordio, che sa quando e chi mettere a fuoco e fuori fuoco, segue partecipe il vagare tra piccoli e grandi drammi quotidiani della protagonista con una sensibilità peculiarmente femminile, e dipinge un ambiente familiare realistico, senza toni accusatori verso l’uno o l’altro componente, ognuno vittima delle proprie fragilità. Da sottolineare anche il tappeto sonoro minimale di Matija Strnisa che contribuisce a creare un’atmosfera sospesa.
Da quando è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Busan ad Ottobre 2018, House of Hummingbird ha ottenuto una quantità di riconoscimenti a livello locale e internazionale senza precedenti per un film indipendente, tra cui il Grand Prix per il Miglior Film (Generation 14plus) al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, tre premi al Tribeca Film Festival, Miglior Sceneggiatura ai Blue Dragon Film Awards, Miglior Regista Esordiente ai Daejong Film Awards 2020, e Miglior Regia e Migliore Attrice Non Protagonista (KIM Sae-byuk) ai Baeksang Arts Awards 2020. Nell'anno del fenomeno Parasite, trova visibilità anche il fenomeno House of Hummingbird.