Little Q
小Q
Scheda
Titolo: Little Q
Titolo originale: 小Q
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Hong Kong
Regista: Wing-Cheong Law
Durata: 107 minuti
Trama
Il film segue la vita di Little Q sin da quando è piccolissima. I cani guida vengono prima affidati ad una famiglia adottiva, con cui restano circa un anno, e con cui seguono i primi addestramenti individuali. Little Q viene assegnata alla famiglia di Chan Tsz Kiu, una bambina piuttosto agitata che rischia anche di pasticciare con i suoi addestramenti. Superato un test di idoneità, i cani guida vengono assegnati poi ad un richiedente, prima per un periodo di valutazione, poi in maniera definitiva se l’appaiamento dà esito positivo. Little Q, separatasi dalla affettuosa famiglia adottiva, viene affidata a Lee Po Ting, genio della pasticceria improvvisamente colpito da retinite pigmentosa, una malattia che a poco a poco lo trascina nelle tenebre della cecità. Lee Po Ting non riesce ad accettare la propria malattia, e rifiuta ogni aiuto dall’esterno, ergendo delle mura che lo isolano dal mondo. Egli infatti è un protagonista incapace di accettare la realtà a cui è costretto, ricca di frustrazione, che lo porta ad esprimere una forte aggressività verso tutti, compresa Little Q. Ma i cani sono animali fedeli, e la fedeltà incondizionata di Little Q spiazza il maestro, spingendolo ad abbattere quelle mura e riaprirsi ad una nuova vita, che può essere anche molto diversa da prima, ma non per questo meno degna di essere vissuta. Lee Po Ting, grazie al suo cane guida, scoprirà che anche le persone che non hanno la vista possono vivere, e non solo sopravvivere.
Cast:
Simon Yam: Lee Po Ting
Gigi Leung: Po Yi
Him Law: Simon
Charlie Yeung: Signora Chan
Shanshan Yuan: Signora Lo
Angela Yuen: Chan Tzs Kiu (da ragazza)
Chutian Liu: Chan Tzs Kiu (da bambina)
Un confronto con Quill: The Life of a Guide Dog (2004)
Contiene spoiler, ma non sul finale
Il film è una delle due trasposizioni cinematografiche del romanzo “Quill: The Life of a Guide Dog” di Ryohei Akimoto e Kengo Ishiguro. L’adattamento giapponese crea naturalmente forti aspettative, il film del 2004 aveva infatti ottenuto anche una nomination per il premio di miglior film asiatico, e su IMDB ha una valutazione di tutto rispetto, non tanto comune per i film che riguardano gli animali, ben 7,2.
Io inizierei questa piccola disamina partendo dalla citazione di una scrittrice di libri per ragazzi, Domenica Luciani, che in un’intervista ha affermato di credere fermamente che i remake o sequel non vengono mai bene come l’originale. Ed è una sorta di leitmotiv, è ben difficile infatti trovare remake all’altezza, almeno a giudicare dai voti. Ecco, questo film probabilmente va controcorrente, se infatti non spiccherà nei confronti dell’altro, già di ottima qualità, di sicuro non impallidisce. I film, pur seguendo lo stesso tema, sono piuttosto diversi sotto diversi punti di vista.
Per quanto alle musiche di sottofondo, il primo presentava soprattutto musiche strumentali, ad esempio “Pejie – Kuricorder Quartet” (che accompagnava anche il trailer), mentre quelle del nuovo film sono soprattutto cantate (addirittura alcune sono cantate da Gigi Leung, che fa parte del cast come sorella del maestro Lee Po Ting). Difficile stabilire quale abbia le musiche migliori, ma il loro uso sapiente nel nuovo film non fa rimpiangere quelle del suo omonimo giapponese.
Dal punto di vista visivo, il nuovo film ha un maggior impatto, ma questo è dovuto anche ad uno scarto di quindici anni tra il film del 2004 e quello del 2019.
Entrambi i film presentano alcune scene che hanno un sapore di “commerciale”, nel primo si può pensare al bambino che gioca con Quill, evitabile. Anche qui però ce ne sono, come Little Q che insegue per mezza città l’auto del Maestro Lee Po Ting, completamente irrealistico, o il rapimento di Quill a metà film, che era evitabile, tant’è che il risultato è scontato, e ciò non ha conseguenze tangibili sul resto della trama. Buono che queste scene siamo poche in entrambe i film.
*Spoiler un poco pesante nel paragrafo a seguire*
Il focus della pellicola appare diverso. Il film del 2004 è maggiormente incentrato sulla vita di Quill, tanto che il regista ha indugiato molto più a lungo sia sul prima dell’incontro di Quill con Watanabe (che riveste un ruolo simile a Lee Po Ting), sia sul periodo successivo al ritiro dal servizio, e anche nella parte di pellicola legata al loro periodo che cane e padrone passano insieme, vi sono diverse scene cui è presente solo il cane. Qui invece il focus è molto maggiore sul dramma interiore del protagonista, che lo spinge quasi a tentare il suicidio, e poi sulla sua rinascita.
Segnalo infine come a termine dei titoli di coda, nel film del 2019, siano presenti testimonianze su esperienze vere di persone ipovedenti aiutate dai cani guida, che consiglio di seguire.
Traduzione: J-ok'el
Revisione: fabiojappo
(versione: bluray)
Messaggio modificato da fabiojappo il 21 April 2020 - 10:22 AM