Annunciate le prime anticipazioni della 73. edizione del Locarno Film Festival in programma dal 5 al 15 agosto prossimi. La retrospettiva sarà dedicata per la prima volta a una donna regista e attrice, la giapponese Kinuyo Tanaka
Nata nel 1909 a Shimonoseki, Kinuyo Tanaka esordisce a quindici anni con Hiroshi Shimizu che in seguito sarà, per un breve periodo perché divorzieranno in fretta, anche suo marito. Del 1929 è Daigaku wa detakeredo (Mi sono laureto, ma…) di Yasujiro Ozu che la dirigerà ancora in diversi film: da ricordare in particolare Kaze no naka no mendori (Una gallina nel vento, 1948), Munekata kyodai (Le sorelle Munekata, 1950) e Higanbana (Fiori d’equinozio, 1958). Negli anni Trenta diventa molto popolare grazie a ruoli importanti in lavori di Heinosuke Gosho, a cominciare da Madamu to niyobo (1931) che è il primo film sonoro della storia del cinema giapponese, e a quelli in altri lungometraggi dove mostra tutto il suo fascino e talento come Shunkisho: Okoto to Sasuke (1935) di Yasujiro Shimazu e Aizen katsura (1938) di Hiromasa Nomura. Nel 1940 è protagonista di Naniwa onna, inizio di un lunga collaborazione con Kenji Mizoguchi che le regalerà personaggi indimenticabili in tanti suoi film, compresi i capolavori Saikaku ichidai onna (La vita di O-Haru, 1952), Ugetsu monogatari (I racconti della luna pallida d’agosto, 1953), Sansho dayu (L’intendente Sansho, 1954). Lavora tra gli altri grandi anche con Mikio Naruse (Okaasan, 1952), Keisuke Kinoshita (Narayama bushiko, 1958), Kaneto Shindo (Kanashimi wa onna dake ni), Kon Ichikwa (Ototo, 1960), Akira Kurosawa (Akahige – Barbarossa, 1965). Ormai a fine carriera, dopo tanti premi in patria, arriva nel 1975 anche un riconoscimento internazionale: l’Orso d’argento come miglior attrice al festival di Berlino per la sua interpretazione in Sandakan hachibanshokan bohkyo di Kei Kumai. Muore a Tokyo nel 1977. Oltre a essere una delle più grandi attrici di sempre, lavorando con tutti i maestri giapponesi, è stata anche regista. Una pioniera in questo campo, in quanto seconda donna in Giappone a mettersi dietro la macchina da presa. Koibumi (Love Letter, 1953), il primo dei sei film che ha diretto, partecipò anche al festival di Cannes.
In archivio presenti i sottotitoli di diversi film che ha interpretato (basta fare ricerca per attrice) e quelli del documentario The Travels of Kinuyo Tanaka
Messaggio modificato da fabiojappo il 23 January 2020 - 03:16 PM