Tutto si gioca nello scontro che vede contrapposti due rivali che si contendono il controllo della Triade più antica di Hong Kong, la Wo Shing, e così possedere lo scettro dalla testa di drago che è il suo simbolo.Lok è il favorito in questa corsa ed ha anche l'appoggio degli anziani, ma il suo avversario Big D è un osso duro, disposto a tutto pur di conquistare il potere.
L’opera focalizza la sua attenzione sui riti, sulle tradizioni, sui legami di sangue e soprattutto sull’enorme potere della triade. Si tratta di una organizzazione gerarchica simile a quella di un qualunque governo legittimo, e di fatto tollerata dalle autorità costituite che non hanno la forza di combatterla. Infatti, la polizia arresterà sia Lok che Big D, ma dovrà rilasciarli per mancanza di prove. Il film ha una struttura narrativa e registica di straordinaria solidità, segnalandosi per un pregnante realismo. Quello che stupisce è, come detto, la precisione della messa in scena, la progressione con cui la vicenda si dipana sino al surriscaldatissimo finale. Un film che alle sequenze d’azione preferisce i dialoghi e la rappresentazione domestica dei riti e delle riunioni della Triade, ripresi in un significativo chiaroscuro che allude al potere occulto, e con movimenti di macchina appena percettibili, quasi che noi spettatori stessimo spiandoli in punta di piedi, timorosi di essere scoperti. E proprio l’inusuale struttura che privilegia i dialoghi esalta ancora di più l’apertura alle sequenze d’azione, come l’inseguimento tra furgone, automobile e moto alla conquista dello scettro. To non si risparmia sulla violenza, come nella crudissima scena della lotta ad armi bianche o nella sequenza in cui uno dei boss si rifiuta di pagare la percentuale e viene barbaramente eliminato a sprangate nel suo negozio. Il regista si concede anche momenti visivamente più espressionistici, come nella sequenza che rappresenta l’iniziazione alla Triade. Ma il momento più raggelante è il finale, girato in un bosco dove si verifica la resa dei conti definitiva: aperta da un siparietto comico tra Lok e Big D mentre pescano, che sottolinea peraltro la maggior perizia del primo anche in questo campo, la scena è improvvisamente invasa da una violenza lucidissima e premeditata. Le esecuzioni, curiosamente, avvengono sotto gli occhi di ignare scimmie che sgranocchiano noccioline e pare si godano la scena; una metafora dello spettatore?<
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Messaggio modificato da fabiojappo il 24 December 2014 - 01:25 PM