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[RECE][SUB] Moving


10 risposte a questa discussione

#1 Îshta

    Cameraman

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Inviato 03 April 2016 - 02:19 PM

MOVING


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Titolo: Ohikkoshi

Titolo Originale: お引越し

Anno: 1993

Nazione: Giappone

Regia: Shinji Sōmai

Genere: Drama

Durata: 124 min


CAST

Kiichi Nakai (Kenichi)

Junko Sakurada (Madre di Renko)

Tomoko Tabata (Renko)

Tsurube Shôfukutei

Mariko Sudo


Traduzione e Revisione

Ishta, JulesJT


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SINOSSI
Renko, un'alunna di sesta elementare si ritrova coinvolta nel divorzio dei suoi genitori. All'inizio sembra passare tutto inosservato, ma poi le cose incominciano a mutare.



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COMMENTO di Ishta (attenzione spoiler)
Tra tutti i film che vergono sul tema famigliare, questo è di gran lunga il più disorientante. Il migliore ad oggi sull'impatto del divorzio su un bambino. Ben girato, con la giovanissima dodicenne Tomoko Tabata che offre una delle sue migliori performance. In aggiunta, potrebbe essere l'unico live-action che ha preso inspirazione da due lavori dello studio Ghibli (Una tomba per le lucciole e Only Yesterday), e a sua volta sembra essere stata una fonte di ispirazione per la realizzazione di Spirited Away di Hayao Miyazaki.

I genitori di Renko nonostante amino la figlia, non riescono più a vivere sotto lo stesso tetto. In primo momento la bimba sembra relativamente calma alla vista del trasferimento del padre in un'altra casa. Ma poi incomincia a mettersi nei guai, e a fare di tutto per riunire i suoi genitori. Il culmine dei suoi sforzi arriva alla visita al lago Biwa, dove la bimba intraprende un'odissea solista. 'Ohikkoshi' significa 'in movimento'. Un mutamento dello stato d'animo, una trasformazione o una crescita interiore splendidamente arricchito di riti e concetti Shintoisti.

Un capolavoro di soggezione, meraviglia visiva e dramma umano.



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Curiosità
Girato per lo più in dialetto Kansai, che fino al periodo Edo ha goduto dello status di "Lingua Ufficiale", nonostante ciò rimane una realtà di primo piano nel contesto linguistico giapponese.



SOTTOTITOLI

(versione: 2,0)



Speciale Shinji Somai





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Messaggio modificato da fabiojappo il 02 March 2017 - 10:02 AM

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Traduzioni: Mai Mai Miracle (di Sunao Katabuchi, 2009) - Happy Ero Christmas (di Lee Geon-dong, 2005) - Flower in the Pocket (di Liew Seng Tat, 2007) - Summer Vacation 1999 (di Shusuke Kaneko, 1988) - Haru's Journey (di Masahiro Kobayashi, 2010) - Otona Joshi no Anime (Special 1, 2011) - Usagi Drop (di Sabu, 2011) - Yellow Elephant (di Ryuichi Hiroki, 2013) - We Were There parte 1&2 (di Miki Takahiro, 2012) - Cherry Tomato (di Jung Young-Bae, 2007) - The Assassin (di Hou Hsiao-Hsien, 2015) - 100 Yen Love (di Masaharu Take, 2014), Fruits Of Faith (di Yoshihiro Nakamura, 2013) - Umi No Futa (di Keisuke Toyoshima, 2015), Close-Knit (di Ogigami Naoko, 2017), Run Genta Run (di Tasaka Tomotaka, 1961)
Traduzioni in Collaborazione: Love For Live (di Gu Changwei, 2011) - Typhoon Club (di Somai Shinji, 1985) - Inochi (di Tetsuo Shinohara, 2002)
Revisioni: Tenchi: The Samurai Astronomer (di Takita Yojiro, 2012)
Drama: Seirei no Moribito (2016-2017), Chang-Ok Letter (di Iwai Shunji, 2017)

FOCUS SOMAI SHINJI: Sailor Suit and Machine Gun (1981) - The Catch (1983) - Moving (1993) - The Friends (1994)








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rescue, rehab, release. . . and inspire


#2 fabiojappo

    Regista

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Inviato 04 April 2016 - 08:55 PM

Nuovo appuntamento con lo speciale su Shinji Somai.
Un film presentato a Cannes nel 1993 (in una memorabile sezione Un Certain Regard che comprendeva anche Sonatine di Kitano e Il profumo della papaya verde di Tran Anh Hung) che è forse il mio preferito del regista giapponese. Un coming-of-age, per sintetizzare e inquadrarlo in un genere, di mirabile delicatezza ma anche di forte impatto. Dietro alla meravigliosa freschezza ed energia trasmessa dal personaggio di Ren, la giovanissima protagonista, c'è il dolore violento di una bambina che vede spaccarsi la sua famiglia, che assiste a un divorzio inevitabile nonostante i suoi sforzi per far stare insieme i genitori. Prestazione superlativa di Tomoko Tabata (all'epoca 12 anni), credibile e toccante per tutto il film che nel finale presenta una scena dal sapore onirico davvero indimenticabile. Tecnicamente si rivedono i soliti ottimi movimenti di macchina di Somai, induadrature da un angolo basso sul volto della protagonista mentre corre, i più o meno dilatati piani sequenza tipici del regista che sembra inoltre ripetere alcune scene già viste in altri film (quella della bambina in moto con il padre richiama una molto simile presente in Sailor Suit and Machine Gun). Il film mi ha ricordato inoltre un po' I Wish, film di qualche anno fa con protagonisti due fratelli che sognano di far riconciliare i loro genitori separati. Il regista è Hirokazu Koreeda, un maestro nel dirigere i più piccoli. Come ha sempre dimostrato di esserlo anche Somai.

Messaggio modificato da fabiojappo il 04 April 2016 - 09:33 PM


#3 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 05 April 2016 - 03:16 PM

Grazie, film bellissimo, assolutamente da vedere.

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#4 JulesJT

    Wu-Tang Lover

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Inviato 07 April 2016 - 10:07 AM

Film toccante ma mai melenso.
Brava, Îshta! ^^

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#5 andreapulp

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Inviato 10 April 2016 - 04:33 PM

Quanta bellezza e poesia,stupendo sotto ogni aspetto e intimamente giapponese.A mio parere Somai con questo film sforna un capolavoro di sostanza e di rara bellezza visiva.Il tutto poi sublima in un atto di profonda umanità. La fotografia poi, chapeau!
Grazie infinite Ishta per avermi fatto scoprire e approfondire questo maestro del cinema!

#6 Iloveasia

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Inviato 02 March 2017 - 12:03 AM

L'ho dovuto vedere due volte, tanto era stato l'impatto della prima visione. La seconda parte è una toccante, onirica e fantasmagorica elaborazione di un lutto: la perdita di una famiglia unita. Il punto più alto è quando, nell'acqua del lago, la protagonista un po' più "adulta" abbraccia e saluta la se stessa bambina, di solo un anno prima. Un film dal respiro ampio, che ricorda il cinema della Kawase (vedi gli inserti degli alberi che stormiscono nel vento, e il senso profondo di impermanenza di stampo buddista/shintoista), e quello di Koreeda, nella freschezza e nella grande capacità empatica di calarsi nel mondo dell'infanzia. Sicuramente il capolavoro di Somai, ma anche un piccolo capolavoro tout-court.

#7 fabiojappo

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Inviato 02 March 2017 - 10:21 AM

Iloveasia, il 02 March 2017 - 12:03 AM, ha scritto:

Il punto più alto è quando, nell'acqua del lago, la protagonista un po' più "adulta" abbraccia e saluta la se stessa bambina, di solo un anno prima.

Ti consiglio il bel documentario "A Story of Children and Film" di Mark Cousins (si trova anche in dvd in Italia) che analizza vari film con protagonisti bambini e si sofferma anche su "Moving", in particolare sulla scena che citi

Messaggio modificato da fabiojappo il 02 March 2017 - 10:22 AM


#8 Iloveasia

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Inviato 02 March 2017 - 05:49 PM

Grazie, Fabio, i tuoi consigli sono sempre una benedizione. Potrei eleggerti a guru dei cinefili? Scherzi a parte, cercando l'edizione italiana di A STORY OF CHILDREN AND FILM, venditori online lo situano in un cofanetto intitolato THE STORY OF FILM. Visto il costo e la mole, vedo anche che nelle biblioteche pubbliche della mia città si possono prendere in prestito separatamente gli episodi di THE STORY OF FILM (diviso, fra l'altro, in 2 capitoli). Sapresti dirmi se THE STORY OF CHILDREN... fa parte di uno di questi episodi, e se sì quale? Grazie.

#9 fabiojappo

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Inviato 02 March 2017 - 09:08 PM

Iloveasia, il 02 March 2017 - 05:49 PM, ha scritto:

cercando l'edizione italiana di A STORY OF CHILDREN AND FILM, venditori online lo situano in un cofanetto intitolato THE STORY OF FILM.

Sì, adesso c'è un cofanetto unico. Prima erano separati perché "The Story of Film" è uscito prima (sono 8 dvd per un lungo e bellissimo viaggio nel cinema, ovviamente con riferimenti anche a quello asiatico che Cousins ama molto).

Il dvd sul cinema dei bambini si trova comunque, ancora, anche separato: https://www.ibs.it/t...e/9788895862798

La parte sul film di Somai è davvero interessante, come tutto il documentario

Messaggio modificato da fabiojappo il 02 March 2017 - 09:10 PM






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