68 risposte a questa discussione

[JulesJT]

fabiojappo, il 16 October 2014 - 05:56 PM, ha scritto:

Tutto può cambiare (Begin Again) di John Carney

Caruccio ma... distante anni luce dall'ottimo "Once" del 2006.

Io ho invece visto poco fa...



American Sniper, di Clint Eastwood (2014)

Le vicende che hanno visto coinvolto in Iraq (e non) Chris Kyle, militare statunitense appartenente ai Navy SEAL(s).

Beh... che dire?
Moralista che più moralista non si può... Per fortuna l'ho visto al cinema e il volume dell'audio era chiaramente impostato sul livello "Apocalissi", quindi ero sufficientemente stordito per non capire un c@**o di ciò che stava accadendo intorno a me...

[JulesJT]

Selma, di Ava DuVernay (USA, 2014)

La cronaca inerente la campagna in favore dei diritti civili per gli afroamericani voluta, promossa e portata avanti da Martin Luther King e il suo seguito. In particolare ci si sofferma sugli avvenimenti occorsi a Selma, comune della contea di Dallas (Alabama) che ebbe un ruolo fondamentale nella storia poiché - pochi mesi dopo la marcia partita dalla cittadina in questione - venne esteso finalmente il diritto di voto (e quindi di partecipare attivamente nella società americana) alla comunità afro.

Beh, per quanto concerne l'attendibilità storica non posso pronunciarmi perché non sono mai stato particolarmente interessato alla figura e/o alla vita privata di M.L.King. Non reputo inoltre che la violenza che traspare da questo film sia sopra le righe perché non fatico a immaginare quale potesse essere il pensiero sudista del tempo (ignoranza mista a paura e istinti animaleschi), tuttavia non reggo proprio questo soffermarsi sugli aspetti più truculenti, le smorfie di dolore, la componente religiosa, il patriottismo... sono elementi sui quali si sono sprecati gli effetti in slowmo che tanto mi fanno storcere il naso e che infarciscono la pellicola con una spettacolarità fine a se stessa.
Non vedo perché un attentato a sfondo razzista debba essere inscenato a tutti i costi in stile "Die Hard" alla Bruce Willis... ma del resto Hollywood è Hollywood. Senza contare l'attenzione dimostrata nei confronti degli interminabili discorsi infarciti di retorica da american dream che mai riesco a digerire nonostante tutti i buoni propositi di fondo. Per quanto mi riguarda: bocciato.

Messaggio modificato da JulesJT il 20 February 2015 - 09:52 AM

[fabiojappo]

JulesJT, il 18 February 2015 - 11:29 AM, ha scritto:

Selma, di Ava DuVernay (USA, 2014)
Per quanto mi riguarda: bocciato.

Anche io poco convinto. Pure abbastanza noioso, straparlato...
L'unico momento davvero bello, emozionante è verso la fine con l'utilizzo di materiale dell'epoca.

[JulesJT]

fabiojappo, il 18 February 2015 - 03:36 PM, ha scritto:

(...) abbastanza noioso, straparlato...

Quoto. Pensa che mi sono appisolato due volte in sala. Credevo non finisse più, cribbio...

fabiojappo, il 18 February 2015 - 03:36 PM, ha scritto:

L'unico momento davvero bello, emozionante è verso la fine con l'utilizzo di materiale dell'epoca.

Sì, sono d'accordo. Tanto valeva proporre un bel documentario e buonanotte al secchio. Avrei sicuramente apprezzato le riprese originali del tempo.

[Darkou]

Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Personalmente se non fosse stato un prodotto nostrano l'avrei etichettato come un mezzo fallimento ma dato che è per l'appunto un prodotto italiano mi sento di promuoverlo. In questi ultimi (parecchi) anni raramente mi è capitato di vedere un prodotto italiano di questo livello, senza contare che è un fantasy e noi con questo genere non facciamo proprio faville eh.. xD
I tre racconti risultano abbastanza interessanti, ognuno con una morale finale diversa.
Una cosa importante che consiglio è di non cercare risposte alle domande che vi nasceranno durante la visone; il film prendetelo come una fiaba, le cose che accadono accadono senza aver bisogno di alcuna spiegazione razionale, è così e basta.

Messaggio modificato da Darkou il 13 June 2015 - 11:04 PM

[fabiojappo]

Il fascino indiscreto dell'amore di Stefan Liberski

Trasposizione del romanzo autobiografico "Né di Eva né di Adamo" di Amélie Nothomb. Nata "per caso" in Giappone, figlia di un ambasciatore belga, torna ventenne nel Paese del Sol Levante piena d'entusiasmo. Decide di mantenersi a Tokyo dando lezioni di francese e incontra così Rinri, un giovane giapponese che diventa suo allievo...

Film tra il carino e il modesto, a seconda delle pretese con le quali si affronta la visione... Come in fondo, almeno per quanta mi riguarda, i libri della Nothomb: non straordinari, ma sempre piacevoli.

Messaggio modificato da fabiojappo il 15 June 2015 - 12:50 PM

[polpa]

JulesJT, il 01 February 2015 - 11:22 PM, ha scritto:

American Sniper, di Clint Eastwood (2014)

Beh... che dire?
Moralista che più moralista non si può... Per fortuna l'ho visto al cinema e il volume dell'audio era chiaramente impostato sul livello "Apocalissi", quindi ero sufficientemente stordito per non capire un c@**o di ciò che stava accadendo intorno a me...

Io non l'ho trovato tanto moralista, quanto invece proprio non me n'è fregato un cazzo, né del personaggio, né della sua amara storia. Sinceramente, non capita spesso che Clint mi lasci indifferente dinnanzi al percorso umano dei suoi personaggi, ma ultimamente capita sempre più spesso. Ma non gliene voglio, i suoi capolavori ormai li ha fatti, e neanche pochi.

Darkou, il 13 June 2015 - 11:02 PM, ha scritto:

Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Personalmente se non fosse stato un prodotto nostrano l'avrei etichettato come un mezzo fallimento ma dato che è per l'appunto un prodotto italiano mi sento di promuoverlo. In questi ultimi (parecchi) anni raramente mi è capitato di vedere un prodotto italiano di questo livello, senza contare che è un fantasy e noi con questo genere non facciamo proprio faville eh.. xD

Il fatto è che non è un fantasy. Semplice. Ma un film che rilegge la più antica raccolta di fiabe europea (se non erro), nella fattispecie napoletana, riuscendo a non essere per nulla calligrafico, ma anzi con un senso del paesaggio e dei personaggi quantomai tridimensionale. Lo promuovo a pieni voti. E questo nonostante nella sala dove ero a tentare di godermelo, una signora - che aveva avuto la malaugurata idea di portare al cinema sua figlia tipo ottenne - le abbia fatto la telecronaca in diretta per tutta la durata. Avrei voluto cuocerla a fuoco lento in un calderone di piombo.
E per me Garrone - di cui ho visto da poco lo splendido Reality - è al momento il più grande cineasta italiano, col suo cinema sempre diverso e spiazzante.

Messaggio modificato da polpa il 26 August 2015 - 07:26 AM

[Darkou]

Southpaw - L'ultima sfida di Antoine Fuqua. New York. Billy Hope è campione imbattuto dei pesi medio-massimi mancino ("southpaw") di pugilato dallo stile aggressivo e brutale. È all'apice della sua carriera, ha una villa faraonica, una moglie bellissima, Maureen, conosciuta all'orfanotrofio dove entrambi sono cresciuti, e una figlia piccola, Leyla. Maureen prova a convincerlo che tutto questo non è fatto per durare e che deve abbandonare la boxe, ma prima che Billy possa mettere in atto la sua promessa, durante una violenta rissa con il suo rivale Miguel Escobar, un proiettile vagante colpisce Maureen, uccidendola. Da quel momento l'esistenza di Billy è sconvolta: con la sua carriera finita e la figlia affidata ai servizi sociali, Billy deve ricominciare dal nulla, con l'aiuto e con gli insegnamenti del vecchio allenatore Tick.
Garbato molto! Inizialmente doveva essere il sequel di 8Mile ma meno male che il progetto è saltato! Il film non è nulla di originale ma scorre bene ed emoziona parecchio. Fuqua non lo conosco molto ma avevo un brutto ricordo (Training Day non mi era piaciuto quasi per nulla) ma secondo me questo film l'ha azzeccato. Un'altra nota positiva a favore del film è il cast, veramente ben recitato e per fortuna che alla fine hanno scelto Jake Gyllenhaal e non Eminem che in questa pellicola fa un buon lavoro. Ed anche la colonna sonora fa la sua porca figura, in cui compare anche Phenomenal una canzone di Eminem ispirata direttamente dal film.

Messaggio modificato da Darkou il 08 September 2015 - 03:48 AM

[JulesJT]

Qualcosa di buono - You're Not You, di George C. Wolfe (USA - 2014)

Una donna in carriera (Hilary Swank) vede la propria vita scivolarle via dopo che le è stata diagnosticata la S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica): amici, amore, lavoro, posizione sociale. Tutto assume un altro significato.
In suo aiuto sopraggiungerà un'assistente familiare decisamente fuori dai canoni.

Come sempre la Swank non delude, tuttavia questo genere di format m'ha un po' annoiato.
--> Vita meravigliosa --> Malattia --> Crisi nei rapporti interpersonali --> Arrivo di un personaggio anticonvenzionale
--> Recupero della gioia di vivere --> Trallallero, trallallà, dolcetti e cantuccini --> Lacrimoni finali

Che palle...

Messaggio modificato da JulesJT il 09 September 2015 - 10:44 AM