Nanjeongiga soaolrin jakeun kong
난장이가 쏘아올린 작은공
OZN
Kim Bul è un nano in miseria che, nonostante la sua condizione, vive felicemente in un villaggio insieme alla moglie, il figlio maggiore Young-su, lavoratore di una salina, il secondogenito Young-ho, pugile, e la figlia minore Young-hi, commessa in una panetteria. Un giorno il governo gli manda una notifica di sfratto e in cambio riceve un certificato per il diritto di prelazione a un nuovo appartamento, che comunque non può permettersi.
Un film che merita di essere rivalutato all’interno della corrente del realismo nel cinema coreano
The Ball Shot by a Midget e l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Cho Se-hee. Si tratta di un film realista che descrive in maniera autentica le vite problematiche delle classi inferiori alienate durante il processo di modernizzazione della Corea. In The Ball…, la disabilità fisica del nano a cui fa riferimento il titolo è una chiaro riferimento alla “disabilità” del momento storico in cui il film è ambientato.Così come la disabilità di Kim Bul non può essere superata per la semplice ragione che è una condizione innata, la sua famiglia è incapace di emanciparsi dallo stato di necessità in cui versa. Spinti fuori dai margini della società, il nano e la sua famiglia cadono in disgrazia, perdendo perfino l’unico posto che possono chiamare casa. La volgare società capitalista infligge profonde ferite nelle loro anime. Kim, che ottiene un impiego in un locale, nel tentativo di fare qualche soldo, subisce la più grande delle umiliazioni, e sua figlia Young-hi sceglie volontariamente la via della perdizione. Suo figlio Young-ho sfoga invano la propria frustrazione nel pugilato. Nel descrivere le vite degli alienati che toccano il fondo, The Ball… evita accuse graffianti e affermazioni polemiche, optando invece per un’osservazione intima delle loro esistenze per una risonanza emotiva più profonda. Il film fa uso di riprese pittoresche, complesse e liriche, con un’abbondanza di spazi vuoti, per catturare le vite dei personaggi che lo popolano. Particolarmente memorabile è la scena un cui il padre si siede su un’alta ciminiera situata al margine sinistro dello schermo e lancia aeroplanini di carta verso l’ampio cielo alla sua destra. Sebbene The Ball… non abbia ricevuto molte attenzioni fino ad ora, è sicuramente degno di essere rivalutato all’interno della storia del cinema realista coreano. Il film di Lee Won-se ruppe il silenzio della Corea e dei tempi bui dell’industria del cinema coreano agli inizi degli anni 80, e puntò i riflettori sulle ferite della società.
In origine, il film doveva essere girato usando una sceneggiatura adattata dallo stesso Cho Se-hee, con le musiche composte dal compositore Kim Min-ki, allora bandito, e ambientato in un quartiere industriale. Tuttavia, le musiche di Kim Min-ki furono vietate, e la sceneggiatura fu completamente stravolta in seguito al processo di doppia censura (prima sulla sceneggiatura, e poi sul film). L’ambientazione industriale fu modificata in una salina dopo ripetute revisioni. La struttura del film perse solidità a causa dei numerosi tagli, e i dialoghi subirono ulteriori modifiche durante il doppiaggio.
Tratto da Korean Film Archive
Regia
Lee Won-se
Soggetto
Cho Se-Hee
Sceneggiatura
Hong Pa
Interpreti
Jeon Yang-ja, Ahn Sung-ki,
Kim Choo-ryeon, Geum Bo-ra,
Jeon Young-sun
Corea del Sud, 1981, 100'
Per gentile concessione del Korean Film Archive, è possibile vedere il film con i sottotitoli in italiano di AsianWorld. Buona Visione!
Sottotitoli