Un film indipendente a basso budget dalla Corea del Sud che sembra davvero interessante: Jesus Hospital (Ming-keu-ko-teu) presentato al Busan International Film Festival nell'autunno del 2011, vincitore di numerosi premi (tra cui il Citizen Reviewers' Award al Pusan Film Festival e il Grand Prize al 37° Festival del Cinema Indipendente di Seoul) e uscito in sala il 12 gennaio, con una risposta straordinaria da parte del pubblico.
La protagonista Hyun-Soon (Hwang Jung-min, Save the Green Planet, The Housemaid) è una donna semplice, di mezza età, che si guadagna da vivere consegnando latte, profondamente religiosa - ma le sue convinzioni non sono proprio ortodosse dal punto di vista cristiano.
Hyun-Soon nasconde un segreto che conoscono solo sua figlia ventenne, incinta, Soo-Jin (la giovane Han Song-Hee, alla sua prima apparizione sullo schermo e premiata come miglior attrice con il DGK Award al Pusan Film Festival), e sua madre, ricoverata in ospedale e in coma.
Nel momento in cui la famiglia decide di staccare staccare il respiratore che tiene in vita la donna, Hyun-Soon è l'unica ad opporsi, con tale violenza che i parenti concludono che si è unita a una qualche setta religiosa e occorre escluderla da ogni decisione.
Descritto come uno sguardo su modi diversi di concepire l'esistenza, attraverso il filtro delle reazioni diverse rispetto alla malattia, all'eutanasia e alla morte, Jesus Hospital propone anche una lettura di quattro diverse generazioni, attraverso i personaggi della nonna, della madre, della figlia e della nipote.
I personaggi femminili sono particolarmente forti e complessi. La protagonista, in particolare, si trova al crocevia tra la dura realtà e una forma di fanatismo religioso a partire proprio dal dolore e dalla sensazione di non sentirsi abbastanza amata all'interno della sua famiglia.
Nel cast anche Kim Mi-Hyang (Secret Sunshine di Lee Chang-Dong - con il quale questo film sembra avere qualche punto di contatto - e Treeless Mountain di Kim So Yong) e Lee Jong-Yoon (The Host, Sunflower, The Beast).
Il film è stato scritto a partire da un'esperienza personale da Shin A-Ga, anche coregista insieme a Lee Sang-Cheol: rispettivamente del '74 e del '75, con qualche esperienza alle spalle come assistenti alla regia (per Two Faces of My Girlfriend di Lee Suk-Hoon e M di Lee Myung-Se, tra gli altri).
Alla lettera, il film si intitolerebbe Pelliccia di visone: una metafora per la situazione della famiglia contemporanea.
La pelliccia è un oggetto caldo, sofisticato e costoso, ma anche crudele, perché per ottenerlo si uccidono degli animali. Come una pelliccia nel gelo dell'inverno, questo film promette di mostrare la durezza che si può nascondere nell'esigenza di calore umano, tra i conflitti e nelle riappacificazioni di una famiglia, i cui membri si provocano dolore a vicenda, pur affermando il contrario.
Per la distribuzione internazionale è stato scelto il titolo più semplice e vendibile, Jesus Hospital.
Ecco trailer, poster e altre immagini:
TRAILER
Fonti: hancinema, elpozodesadako
Messaggio modificato da Kiny0 il 07 April 2014 - 12:23 PM