SOTTOTITOLI
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Golem
Polonia, 1979
92 min.
Regia: Piotr Szulkin
Sceneggiatura: Piotr Szulkin, Tadeusz Sobolewski dal racconto omonimo di Gustav Meyrink
Musica: Zygmunt Konieczny, Jozef Skrzek
Produzione: Film Polski/Zespol Filmowy Perspektywa
Cast: Marek Walczewski, Krystyna Janda, Joanna Zolkowska, Krzysztof Majchrzak, Mariusz Dmochowski, Henryk Bak, Jan Nowicki, Wojciech Pszoniak, Wieslaw Drzewicz, Marian Opania, Ryszard Pietruski, Andrzej Seweryn, Boguslaw Sobczuk, Moni Ovadia
"Dopo un disastro di immani proporzioni, quanto rimane dell'umanità è in mano ad una élite di scienziati che impiega le ultime risorse di una avanzatissima tecnologia nell'intento di fondare un ordine stabile e duraturo. L'uomo che la scienza va creando è l'uomo-macchina, il cittadino perfetto, affidabile e controllabile. Ma, imprevedibilmente, l'esperimento per il "superuomo" sortisce risultati... "
Tratto da Fantafilm.netL'opera di Piotr Szulkin presenta a mio avviso parecchi punti d'interesse; oltre ad essere, nella maggior parte dei casi, cinema a budget limitatissimo, riesce, nel Golem, a distinguersi nettamente da altre pellicole "di genere" del periodo.
L'immaginario distopico non si appiattisce solo ed unicamente nella ovvia, e fortunatamente, sarcastica rappresentazione delle mille articolazioni burocratiche del potere, ma ancora più causticamente si dirige verso la "società dello spettacolo" liberata dalle scorie d'ambizione libertaria, il film è uscito in Polonia all'approssimarsi degli anni '80, e rappresentata come diretta evoluzione della prima.
I sub in inglese utilizzati per la traduzione erano alquanto "essenziali" qualsiasi segnalazione d'errore sarà pertanto ben accetta, ed infine ringrazio Elgrembiulon per essersi nuovamente occupato della revisione dei sottotitoli.
"Dove l'ho mai letto prima, questo nome?...Ho l'impressione di aver preso per errore una volta, molto, molto tempo fa, il cappello di un altro, ma non ricordo dove né come: allora ero rimasto sorpreso dal modo in cui mi calzava, perché avevo sempre pensato che la mia testa avesse una forma speciale.
Avevo dato un'occhiata alla fodera del cappello e avevo letto, in lettere d'oro sulla seta bianca: ATHANASIUS PERNATH e per qualche ragione che non ero riuscito a capire, quel cappello aveva provocato in me paura e avversione."
Buona visione
Messaggio modificato da JulesJT il 16 December 2014 - 08:29 PM
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