Zebraman (2004)
[PoD]
Siamo nel 2010, in una tranquilla provincia giapponese in cui vive Shinico,maestro inetto, con una tipica famiglia "a la Miike": tradito dalla moglie, figlia impelagata in un giro di prostituzione e figlio che segue le orme paterne subendo dagli altri. Mentre gli alieni invadono la città con lo scopo di distruggere il Giappone, Shinichi continua a coltivare di notte nella sua solitudine la passione per la serie che preferiva da bambino, Zebraman, interrotta dopo soltanto sei puntate per scarso ascolto. Contemporaneamente nella vita di Shinichi arrivano un alunno paralitico e la sua giovane madre (il marito, altro perdente, si e' suicidato) e "l'uomo medio", scoperta la presenza aliena, inizia a prendere coscienza delle situazioni che lo circondano e dei poteri (umani e sovrumani) che porta dentro e senza sapere o volerlo si ritrova a combattere.
Sotto le sembianze di un plot di genere, Miike continua a (far) "parlare" un linguaggio politico alla "meddle class" nipponica, di ribellione allo status quo (i Servizi Segreti giapponesi vedono come unica soluzione l'atomica americana) e riscoperta dell'umano. Ma su tutto conferma la sua bulimia, il vomitare continuo di immagini che provengono e vanno ovunque, dalla televisione come dal cinema, "di genere" o classico. Nel continuo girare del quarantaquattrenne di Osaka, ritroviamo forme e temi di Tsukamoto, come la ribellione dell'uomo medio dopo il superamento dello stadio solamente "umano", citazioni dall'ultimo Kurosawa Kyoshi (le foche che nuotano dal mare alla citta come le meduse in Bright Future), un amore mancato degno di John Ford(!). Su tutto, e questa e' l'ennesima riprova dell'intelligenza e della coscienza di Miike, c'e' il cinema di Takeshi Kitano: Zebraman come Zatoichi proviene da una serie televisiva e del samurai cieco ha lo stesso simbolo Z; gli incroci di sguardi tra Shinichi e i due bambini rimandano a L'estate di Kikujiro, ma da Takeshi prende tanti momenti, tante invenzioni (l'improvvisa entrata di musica tecno...)... Nel suo modo apparentemente superficiale, forse manieristico, al limite della parodia, Miike gira un grande omaggio al cinema giapponese contemporaneo in cui si e' ritagliato un posto tutto suo.[ www.sentieriselvaggi.it]
DATI DEL FILM
Anno 2004
Durata 115'
Regia Takashi Miike
Sceneggiatura Kankurô Kudô
Interpreti Sho Aikawa, Kumiko Aso, Akira Emoto, Arata Furuta
COMMENTO
Super Zebra Back Kick!!
Stevet1998
Messaggio modificato da fabiojappo il 06 June 2014 - 04:07 PM