[RECE][SUB] Female Market

Female Market

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TITOLO: FEMALE MARKET
TITOLO ORIGINALE: RYOJOKU MESU ICHIBA- KANKIN
PRODUZIONE: GIAPPONE, 1986
GENERE: THRILLER EROTICO
REGIA: YASUAKI UEGAKI
CON: KAORI ASO,MAMI FUJIMURA, ARIE PRETTY, YUMIKO KOMIYA, KUME ANZAI
DURATA: 72'
VERSIONE: 695.16
IMDB: 4.7/10 (109 voti) http://www.imdb.com/title/tt0296177/
TRADUZIONE: BATTLEROYALE
REVISIONE: VIKCROW

Degli uomini rapiscono fanciulle in modo da poterle vendere a dei miliardari per sesso selvaggio in cambio di grana.
Le donne sono trattate come vere e proprie schiave senza la minima dignità.
Devono girare per la grande casa in cui sono tenute prigioniere rigorosamente nude e pronte a soddisfare i desideri più perversi degli uomini d'affari a cui sono vendute. Quelle che disobbediscono vengono punite in modo severissimo e crudele. Le ragazze, però, stanche della situazione decidono di fuggire e denunciare tutto alla polizia.
Solo una ci riuscirà, ma grazie all'amore di uno degli uomini coinvolti nell'atroce progetto...

Crudissimo pinku eiga d'exploitation che, nonostante il connubio di belle ragazze tutte ignude non ha alcuna valenza artistica e delude su tutti i fronti. Sembra di assistere ad un porno perverso e malato, con schizzi di schizofrenia. Il resto è già noto. Come un po' fece Kazuo Komizu con la amata/odiata (decisamente più odiata) serie "Guts Of A Virgin", anche qua si tenta di dare al film una valenza di opera di genere, senza classificarla solo nell'erotismo, ma soprattutto nel thriller e in casi estremi nell'horror. Inutile dire che, come per molti altri prodotti del genere, l'emblema thriller è solo un pretesto per mostrare belle tette grosse e biricchine e si riduce ad un paio di scene d'esplosiva violenza gratuita, messe lì per aggradare il pubblico maschile più rozzo e in attesa di un po' di azione. Dopo oltre un' ora di amplessi e pecorecce scene di sesso neanche troppo eccitanti (lezioni di come si impasta il pane, insomma), ecco che il film finalmente pare avere un senso quando la componente thriller prende finalmente avvio, nel breve ma fulminante finale che da un senso al film. Purtroppo è troppo poco per salvare un film dalle premesse intriganti, ma che non meriterebbe di andare oltre il localino a luci rosse più insulso dei detriti dei bassifondi di una valle di catapecchie.
Decisamente non soddisfacente la recitazione, tranne la protagonista che pur non offrendo una performance memorabile, riesce comunque a bucare lo schermo, oltre che con la sua indiscutibile fighezza anche con un malinconico e doloroso sguardo che, se non altro colpisce. Piacevoli regia e fotografia: grezze, rozze, senza ritegno, ma affascinanti nel descrivere la crudezza delle scene.
Dedicato agli appassionati dei CAT III e a coloro che cercano un bel po' di intrattenimento sessuale.
Chi spera in un'opera interessante e sfiziosa, cambi film.

Ho cercato di trovare snapshots che rendessero, almeno nella rece, il film presentabile

Spero di esserci riuscito

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