Kamiya Bar - 神谷バー-(dal 1880)
Nel 1882, anno in cui nelle strade giapponesi comparvero i primi lampioni a lampadina, la parola "elettricità" (denki) divenne popolare come suffisso per aggiungere a qualsiasi termine un tocco di "moderno".
Così quando il Mikawa Meishuten di Asakusa creò un nuovo cocktail gli diede il nome "Denki Bran" (brandy elettrico). Il nome (e l'aroma) contribuirono ad alimentare la leggenda che nel cocktail venisse fatta passare corrente elettrica. In realtà la bevanda elettrica risultava da una sapiente miscela di brandy, gin, vino, vermouth, curaçao, ed erbe. Il Denki Bran divenne talmente famoso che si poteva trovare in qualsiasi enoteca e bar della città. Il posto migliore per gustare un Denki Bran è ancora il suo luogo di nascita, che nel 1912 venne rinominato Kamiya Bar e spostato nel 1921 nella sua attuale location.
Cosa bere: ovviamente un Denki Bran e una Asahi Super Dry
Chi beveva qui: gli scrittori Dazai Osamu e Hagiwara Sakutaro
Indirizzo: 1-1-1 Asakusa, Taito-ku; (03) 3841-5400
Orario d'apertura: 11:30-22:00 (chiuso il martedì)
Prezzo: ¥
Bordeaux (dal 1927)
Dove il tempo si è fermato. Quando il Bordeaux aprì all'inizio del periodo Showa, era arredato con oggetti d'antiquariato stranieri - tra cui una bandiera risalente alle Crociate. Da allora nulla è cambiato. Un membro anziano dello staff dice con orgoglio che non possono alterare nulla senza cambiare tutto. Nella lista dei drink figurano "Whiskey Scozzesi" e sembra che dal 1930 non sia stato inventato nessun nuovo cocktail. Fino a qualche anno fa il Bordeaux era un bar riservato a pochi eletti, ma dal momento che la sua clientela abituale sta venendo meno (principalmente per vecchiaia), il bar si è aperto a nuova gente. Non è comunque un bar per tutti. Le donne non possono entrare da sole, ed è consigliato un abbigliamento elegante. All'interno del bar è previsto un supplemento per il tavolo, uno per il servizio, e uno per l'atmosfera, che insieme al conto del drink in effetti non aiuterà a far dimenticare la crisi economica.
Cosa bere: un Sidecar (brandy, Cointreau, succo di limone)
Chi beveva qui: Yamamoto Isoroku, Ammiraglio della Marina Imperiale Giapponese al tempo della Seconda Guerra Mondiale.
Indirizzo: 8-10-7 Ginza, Chuo-ku; (03) 3571 0381
Orario d'apertura: 18:00-23:00
Prezzo: ¥¥¥¥¥
Lupin - ルパン - (dal 1928)
Uno dei più celebrati bar di Tokyo, al Lupin si possono trovare flyer che raccontano (in inglese e giapponese) la sua storia, probabilmente per evitare che i baristi raccontino la stessa storia ogni notte.
In breve: "Apre nel 1928...aggiunto il bancone nel 1935 (ancora è li)...fu costretto ad abbandonare il nome troppo occidentale e a diventare "Pan-tei"...sopravvisse alla guerra e tornò al nome Lupin, ma gli fu proibito di vendere alcolici...continuò a vendere alcolici nonostante il divieto...divenne salotto per scrittori, intellettuali, artisti...la struttura fu rasa al suolo nel 1972, ma gli interni vennero conservati...riaprì nello stesso posto nel 1974...". Il Lupin è un classico bar aperto a tutti, sempre pieno, che trasuda storia, ma senza vantarsene.
Cosa bere: un Moscow Mule, servito nel tradizionale mug di rame con spicchio di limone
Chi beveva qui: Osamu Dazai, Sakaguchi Ango, e molti scrittori editi dalla Bungei Shunju, un tempo vicina del bar.
Indirizzo: 5-5-11 Ginza, Chuo-ku; (03) 3571 0750
Orario d'apertura: 17:00-23:30 (chiuso domenica e lunedì)
Prezzo: ¥¥
Donzoko - どん底 - (dal 1951)
"Sto qui da undici anni e nessun cliente ha ancora indovinato l'ingrediente segreto", dice il barista, riferendosi al Donzoko cocktail - una specie di chuhai mescolato con shochu, soda, limone, e un liquore segreto. "È brandy?", chiedo. Esita, e dice che non può nè confermare nè smentire, ma mi fa i complimenti per il mio palato. Ho visto la ricetta del cocktail su un articolo sbiadito appeso al muro, ma nessun cliente del Donzoko sembra prestare molta attenzione all'arredo. Mishima una volta descrisse questo bar come il posto in cui andare per trascorrere una serata vivace e divertente, e dal momento che il bar da allora non è affatto cambiato, l'atmosfera è davvero così dinamica come l'ha descritta il romanziere.
Cosa bere: un Donzoko cocktail
Chi beveva qui: Mishima Yukio, il politico Aoshima Yukio, il regista Kurosawa Akira
Indirizzo: 3-10-2 Shinjuku, Shinjuku-ku; (03) 3354-7749
Orario d'apertura: 18:00-01:00 dal lun. al ven., 17:00-24:00 il sabato e la domenica
Prezzo: ¥¥
Bar Non-non - バーノンノン - (dal 1954)
All'Hilltop Hotel (山の上ホテル, Yama no Ue Hoteru) di questi tempi ci si reca solo chi è animato da forte nostalgia per i tempi andati. Si può vagare tra i suoi trasandati corridoi e ricordare i tempi in cui leggendari scrittori giapponesi sceglievano questo albergo di Tokyo come loro casa. Nel bar dell'albergo, un bancone con nove posti a sedere, si può ancora ricordare quando il disegnatore Kajiwara Ikki si lasciò andare a scene di rabbia convulsa, o quando la leggenda del baseball Ō Sadaharu disegnò una mappa su un tovagliolo del bar.
Cosa bere: The Hilltop (vodka, liquore alla mela, succo di limone)
Chi beveva qui: Ikegami Shotaro, Mishima, Ō
Indirizzo: Hilltop Hotel, 1-1 Kanda Surugadai, Chiyoda-ku; (03) 3291-2311
Orario d'apertura: 17:00-01:30 dal lun. al sab., 16:00-22:30 la domenica
Prezzo: ¥¥
Kohaku (dal 1955)
Kimura Fukihiko studiava per diventare ingegnere, ma la madre aveva altri progetti per lui. Aprì un piccolo bar dietro al quartiere Yushima, e mandò il figlio al Tokyo Palace Hotel per farlo diventare barista. Come ricorda Kimura, quando sua madre lo richiamò per farsi aiutare al Kohaku, lui lasciò riluttante l'ambiente sofisticato del Palace. Quarant'anni dopo, Kimura è diventato un fanatico barista, accumulando 600 bottiglie, alcune delle quali sono più vecchie della sua carriera. Al Kohaku si possono bere rari vermouth, calvados da antiche botti, vini raffinati, e whisky che per aprirli non basterebbe un anno di stipendio.
Cosa bere: un Hunter's cocktail (una base di Old Parr 18 anni, uno spruzzo di Caol Ila Distiller's Edition e di eau-de-vie da una giara riempita di ciliegie)
Chi beveva qui: Mishima qui sorseggiava gin tonic
Indirizzo: 3-44-1 Yushima, Bunkyo-ku; (03) 3831-3913
Orario d'apertura: 18:00-24:00 dal lun. al sabato.
Prezzo: ¥¥¥¥
Old Imperial Bar (dal 1970)
Sebbene il bar principale dell'Imperial Hotel sia stato ristrutturato nel 1970, si può ancora intravedere lo zampino originale dell'architetto Frank Lloyd Wright nel frammento di murale e nel pannello in terracotta dietro al bancone. Qui si può scegliere tra una vasta varietà di Scotch, la maggior parte a prezzi esorbitanti. Il cocktail della casa è il "Monte Fuji", servito per la prima volta nel 1924.
Cosa bere: un Imperial '70 (dry gin, Cointreau, succo di limone, e angostura) — creato per la ristrutturazione del bar nel 1970
Chi beveva qui: Ikegami
Indirizzo: Imperial Hotel 2F, 1-1-1 Uchisaiwaicho, Chiyoda-ku; (03) 3539-8088
Orario d'apertura: tutti i giorni 11:30-24:00
Prezzo: ¥¥¥
Rockfish Ginza - ロックフィッシュ ギンザ - (dal 2002)
Rockfish non ha mai avuto intenzione di essere un bar nostalgico. Ha aperto sei anni fa, ma quando si è sparsa la voce degli highball preparati dal barista Maguchi Kazunari che sapientemente miscela whisky, soda, e limone, i clienti non ordinano nient'altro che i suoi cocktail. Stando allo stesso Maguchi, il 90% dei drink serviti al Rockfish è costituito da highball. Il suo segreto? Bicchiere, soda, e whisky sono freddi, così non c'è bisogno di aggiungere il ghiaccio, ed usa solo Suntury Kakubin (quello con l'etichetta gialla), che secondo lui è "il" whisky giapponese, perfetto per preparare highball. Se avete voglia di provarne uno andate al Rockfish presto: il bar apre alle 15:00 ed è sempre affollato fino a mezzanotte.
Cosa bere: un highball
Chi beve qui: lo scrittore Shizuka Ijuin
Indirizzo: 2F Polestar Bldg., 7-2-14 Ginza, Chuo-ku; (03) 5537-6900
Orario d'apertura: 15:00-01:00 dal lun. al ven., 15:00-23:00 il sab., 15:00-22:00 la domenica.
Prezzo: ¥
Fonte: The Japan Times
L'entrata dell'esclusivo Bordeaux
Immagine d'epoca del Lupin
I famosi highball del Rockfish Ginza