SADA
Sinossi:
La vita e gli amori di Sada Abe, personaggio realmente esistito e già immortalato ne “L'Impero dei Sensi” di Nagisa Oshima.
Info:
Diretto da: Nobuhiko Obayashi
Scritto da: Yuko Nishizawa
Fotografia di: Noritaka Sakamoto
Cast: Hitomi Kuroki, Tsurutaru Kataoka, Kippei Shiina, Kyusaku Shimada
Giappone, 1998, b/n e colore
Commento:
Pare che tutti i film dedicati a questa donna siano stati girati in stato di grazia.
Comunque dimenticate il capolavoro di Oshima, la base di partenza è la stessa (Sada Abe) ma i due film divergono profondamente. Dramma ed erotismo il primo, toni da commedia il secondo.
Il film di Obayashi, conosciuto soprattutto per lo stracult horror “Hausu”, punta tutto sulla leggerezza, a partire dalla deliziosa interpretazione della protagonista Hitomi Kuroki, perfettamente calata nella parte. I toni quasi da favola che avvolgono la pellicola sono esplicitati fin da subito grazie all'apertura del film, nella quale Takiguchi ci invita a lasciarci andare e ad entrare nel mondo di Sada, dove “con un briciolo di sincerità anche le bugie possono diventare verità”.
Nel film si alternano sequenze di quotidianità a felici momenti poetici ripresi dalla curiosa mdp di Obayashi, il quale si misura in prospettive inusuali e distorsioni dell'immagine, coadiuvato dalla bella fotografia di Noritaka Sakamoto che gioca con b/n e colore.
Notevolissimo anche il montaggio, dove Obayashi si sbizzarrisce con inserti accelerati, ralenty, microtagli, il tutto in maniera non gratuita ma sempre funzionale alla narrazione.
Ma il dramma è dietro l'angolo e l'incontro con Tatsuzo segna l'inizio della fine, il tragico finale che sicuramente molti di voi conosceranno ma che qui non anticipo. Si cambia registro e i toni spensierati della pellicola lasciano il posto al dramma. La regia segue a ruota, “normalizzandosi” nonostante alcuni guizzi.
Il film ha ricevuto una nomination all'Orso d'Oro al festival di Berlino e, sempre a Berlino, ha vinto il premio FIPRESCI “per la sua combinazione tra uno stile innovativo e l'osservazione dell'animo umano”.
Ha inoltre vinto i premi per la miglior fotografia e per il miglior montaggio all'Asia-Pacific Film Festival.
Ho scoperto questo film per caso, dopo aver visto l'allucinante Hausu, dello stesso regista, e mi sono innamorato di questa pellicola. La decisione di tradurla è stata immediata quanto spontanea, quindi ecco a voi la vita di Sada Abe, donna innamorata che odiava i giorni di pioggia.
Per eventuali dubbi sulla versione dei sottotitoli si prega di contattare il subber tramite mp
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Messaggio modificato da Kiny0 il 11 April 2020 - 12:00 AM