Inviato 01 February 2015 - 05:24 AM
Ringrazio Kyni0 e fabiojappo per aver revisionato la traduzione. Ho appena controllato l'originale e la revisione, così ho imparato due o tre cose che non sapevo.
Diavolo, rileggendo i sub soltanto, mi sono rivisto l'intero film davanti agli occhi.
Diciamo che, basandomi sui ricordi, Shindo evita la noia introducendo ogni volta qualche piccola nuova emozione, qualche piccolo elemento inaspettato.
Il suo stile mi piace, è veramente un regista straordinario.
Mi scuso per le improvvise sparizioni, ma purtroppo faccio troppe cose (da dilettante) e alle volte sono perfino incredulo di essere stato io a passare due notti di fila a tradurre un film!
Sono pronti altri Shindo in attesa di revisione del sito:
Sanka/Hymn (1973) che mi è piaciuto immensamente ed ora ha forse la precedenza sugli altri film che volevo mostrare ai miei amici - The Lady Hermit che secondo me è un vero capolavoro nel suo genere, e la mia passione personale Delinquent Girl Boss: Worthless to Confess, A Scoundrel e Wolf (Wolves) sempre di Shindo. Aspetto che siano pronti sul sito i sub per Sadao Yamanaka "the Pot worth a Million etc." , un film che ho trovato modernissimo e che può stare al pari di capolavori come Tutta la città ne parla di John Ford.
Akuto/A Scoundrel (1965) pure mi è piaciuto immensamente, secondo me è un capolavoro.
Story of a Beloved Wife (1951) il suo primo film, l'ho trovato buono, non eccelso, è l'autobiografia del regista stesso appena romanzata.
Okami/Wolf o Wolves (1955) mi è parso un altro capolavoro, un film poliziesco neorealista.
Teacher and Three Children (2008) del quale mi ha colpito un frammento della musica scritta da Hikaru Hayashi - sempre la stessa idea melodica ma appena variata quasi "distorta" che mi ha perseguitato per giorni. Soprattutto, ho apprezzato il film nel ricordo, dopo che l'ho visto, piuttosto che durante la visione.
Altri in attesa di una mia revisione prima di quella di Kyni0 e fabiojappo, abbandonati di punto in bianco come fosse stato un altro a tradurli, ma praticamente finiti:
Blackboard (1986)
Shukuzu/Epitome (1953) Nobuko Otawa nei panni di una geisha è imperdibile.
Dobu/Dig (1954) vede ovviamente di nuovo lei nei panni di una povera stracciona semi demente. L'ho trovato troppo melodrammatico, ma almeno una scena è veramente indimenticabile.
In tutto dieci, quindi (il sito sta facendo una bella opera a favore di questi bellissimi film), Lucky Dragon n.5 francamente non mi era piaciuto al punto da tradurlo, ma lo avevo iniziato.
Però che bello Sanka/Hymn! È drammatico ma non riesco a fare a meno di ridere del tocco ironico che personalmente ci ravviso...
"Come puoi vedere, sono una nullità. Nient'altro che una vagabonda senza casa."