HOTARUBI NO MORI E
(aka: Into the Forest of Fireflies' Light)
Nazione: Giappone
Regia: Takahiro Omori
Durata: 45 min.
Anno: 2011
Genere: Animazione
Versione: Kamigami / Beatrice-Raws
Trama La piccola Hotaru si reca ogni estate a trovare il nonno che vive tra le montagne. Un giorno si perde nella foresta della montagna di Yamagami ed incontra Gin, uno Yōkai (spirito della mitologia giapponese) che non può essere toccato dagli umani. Da quel giorno Hotaru non smette di recarsi tutti gli anni sulla montagna di Yamagami per far visita all’amico, mantenendo la promessa di rivedersi ogni estate. Gli anni passano Hotaru cresce e i suoi sentimenti per Gin cambiano.
Recensione di Picchi Tratto dallo shojo manga autoconclusivo di Midorikawa Yuki, inedito in Italia, il mediometraggio, uscito nel settembre del 2011 diretto da Takahiro Omori, mantiene l’atmosfera onirica del manga originale. Il regista ha già adattato un altro omonimo manga dell’autrice, Natsume Yūjinchō (夏目友人帳), in tre serie anime, anch'esse inedite in Italia. In occasione dell’uscita dell’adattamento Midorikawa Yuki ha realizzato una nuova storia di 12 pagine per la nuova edizione del manga della casa editrice Hakusensha; la raccolta include anche i due one shot dell’autrice dal titolo Taion no Kakera del 2003 e Hoshi mo Mienai del 2005.
Mettete insieme il Giappone rurale, il suo folklore e una dolce e delicata storia d’amore e per me è fatta. Ho visto l’anime sotto suggerimento di un amico: “Hai visto Hotarubi no mori e? Te lo consiglio, è bello”. Altro non sapevo, né la trama né gli autori. Non sapevo cosa aspettarmi e quando l’ho visto tutto d’un fiato, al consueto karaoke dei titoli di coda avevo la lacrimuccia agli occhi. Forse sarà che ultimamente sono diventata una piagnucolona, sarà la stagione o forse è la magia e la dolcezza di questo prezioso anime che mi ha colpito al petto. La parte iniziale è anche divertente per alcune scene in cui la Hotaru bambina, curiosa e smemorata, prende le "botte" da Gin. Non ci sono ostentamenti di nessun tipo e la sua brevità è perfetta, riflette l’effimera bellezza tanto cara ai giapponesi. Un concetto che si trova anche nell’opera e che Hotaru (non a caso significa lucciola) interiorizza, supera e nel miglior modo possibile ne fa fonte di arricchimento.
Il character design e l'animazione sono buoni. I personaggi sono solo due, tutto infatti gira intorno a Hotaru e Gin, a parte una mamma rompiscatole e un simpatico nonno rustico e qualche altro Yōkai che talvolta fanno capolino da dietro gli alberi della foresta di Yamagami. Gli Yōkai presenti sono la famosa kitsune (volpe), il karakasa (lo spettro a forma di ombrello), ed altri a cui rimando la visione dell’anime e alla pagina di wikipedia per le informazioni sui vari tipi e i loro poteri. Ho trovato piacevole anche la colonna sonora con sfumature che in alcuni punti ben si adattano alle scene surreali. Infine, se vi piacciono le canzoni dei titoli di coda vi consiglio di aspettare fino all’ultimo, perché anche quando sembra esser finita in realtà non lo è.
Sottotitoli a cura di SubSoup
Traduzione di Picchi
Revisione di fabiojappo
SOTTOTITOLI
Hotarubi.no.Mori.e.Asianworld.it.zip 10.55K 102 Numero di downloads
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Messaggio modificato da Kiny0 il 08 December 2012 - 04:15 PM