(a.k.a. "Combat Girls")
Regista: David Wnendt
Paese: Germania
Anno: 2011
Durata: 103'
Sinossi
Marisa è una giovane ventenne tedesca che, fondamentalmente, odia la realtà nella quale vive e non perde mai occasione per combinare dei casini. Fuma, beve e si comporta in maniera scontrosa con la maggior parte della gente che incontra; l'unica persona con cui ha un rapporto veramente sereno è il nonno.
Tuttavia, Marisa fa parte di un gruppo di giovani filonazisti, individui con i quali sembra andare d'accordo perché, come lei, rifiutano la società in cui vivono e trovano rifugio nelle ideologie nazionalsocialiste. In quel contesto è rispettata da tutti quanti (è inoltre la ragazza del giovane leader, un galeotto) e finisce per diventare un esempio da seguire per la giovanissima neo-affiliata Svenja, una viziatella annoiata e facilmente impressionabile.
Un giorno Marisa entra bruscamente in contatto con Rasul, un rifugiato afgano.
Da quel momento in poi la sua vita cambierà: inizierà a provare sensi di colpa, si estranierà dal suo gruppo e comincerà a rivedere tutte quelle ideologie estremiste nelle quali si era sempre riconosciuta.
Intraprenderà un vero e proprio processo di redenzione che la spingerà ad aiutare Rasul che, non essendo in regola col permesso di soggiorno, deciderà di andare a vivere da un parente in Svezia.
Naturalmente le prese di posizione assunte da Marisa causeranno dei conflitti con le sue vecchie compagnie e, di conseguenza, le cose non potranno fare altro che degenerare.
Commento di JulesJT
Da sempre sono sensibile al tema del razzismo e/o disagi sociali e, devo ammetterlo, il regista del film in questione ha saputo cogliere determinate sfumature e rappresentarle in modo "naturale", per così dire. Ho apprezzato soprattutto quei momenti in cui Marisa, la protagonista, interagisce con Rasul e lo tratta come un suo pari. In quegli attimi si dimentica di tutto ciò che la condizionava e si comporta in maniera spontanea, sincera. Addirittura schiaffeggia il suddetto ragazzo durante una discussione. Ecco, ho trovato che quel gesto fosse profondamente significativo nonché rappresentativo di un atteggiamento che si mostra soltanto con chi si ha a cuore, come con un amico.
Guardando questo film mi frullava sempre in testa una parola: istinto.
L'istinto che ti fa compiere azioni scellerate
L'istinto che ti fa ravvedere
L'istinto che costituisce una componente fondamentale di noi stessi
Traduzione: JulesJT
Revisione: Asaka
SOTTOTITOLI
(Versione: Blu-ray)
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Messaggio modificato da JulesJT il 15 November 2015 - 11:47 AM