Regia: Joaquim Pedro de Andrade
Paese: Brasile
Anno: 1962
Genere: Corto - Documentario
Durata: 13'
Lingua: Portoghese
Interpreti: Paulinho (bimbo protagonista), Riva Nimitz (la donna ricca),
Milton Gonçalves (lavoratore della favela)
Sinossi
Rio de Janeiro, Brasile. Un gruppo di bambini residenti in una favela decidono che è giunto il momento di andare a caccia di gatti. Non se ne conosce il motivo ma loro si mettono subito all'opera. Iniziano quindi a girovagare presso i quartieri alti nella speranza di trovare qualche esemplare incustodito e/o randagio.
C'è chi si apposta nei pressi di un bar, chi spia all'interno di una villa appartenente a una signora benestante, fatto sta che la loro determinazione nel raggiungere l'agognato obiettivo non ha pari.
Tuttavia le vicende assumeranno una piega inaspettata, fino a quando...
Commento di JulesJT
*CONTIENE SPOILER*
Cortometraggio che documenta una delle molteplici realtà che si celano dietro a un evento folkloristico come il Carnevale di Rio. In particolare verrà svelato il motivo per cui i gatti sono tanto ricercati.
La loro pelle, infatti, è utilizzata nella fabbricazione di diversi strumenti musicali a percussione come ad esempio il "Tamborim", ossia un membranofono di piccole dimensioni. Da qui si intuisce l'interesse dei giovanissimi abitanti delle bidonville periferiche, i quali sono abituati a vivere in un costante stato di miseria.
Lungi da me è l'idea di giudicare essendo conscio del fatto che nel mondo esistono diverse ragioni - più o meno "accettabili" dal punto di vista etico - che spingono gli esseri umani a fare ricorso a pratiche simili: la tradizione, la religione, la necessità, la fame... ma anche l'ipocrisia, il desiderio di ottenere un ritorno economico, lo sfruttamento. Ce n'è per tutti i gusti e non mi interessa soffermarmi oltre sulla questione.
Il suddetto corto è comunque meritevole di essere visionato perché è intriso di realismo e di autenticità; de Andrade non ha avuto bisogno di soffermarsi sulla crudezza di un gesto per riflettere le qualità della sua pellicola, bensì si è limitato a contestualizzarlo e a mostrarci come stanno le cose. Niente di più, niente di meno.
Ed è proprio questo che cerco costantemente in un'opera cinematografica. Aggiungere qualche altro minuto in più o fare ricorso a particolari tecniche di ripresa sarebbe stato del tutto superfluo e avrebbero allontanato il film dal suo fine ultimo: fornire allo spettatore degli spaccati di vita ed elementi della cultura brasiliana attraverso la veridicità della messa in scena.
"Couro de Gato" rappresenta uno dei cinque segmenti appartenenti al progetto cinematografico denominato "Cinco vezes Favela" (1962).
Traduzione e recensione: JulesJT
SOTTOTITOLI
(Versione: 163)
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Messaggio modificato da JulesJT il 15 November 2015 - 02:14 PM